Le giallarelle del conte Chigi Saracini

Era una tranquilla giornata di sole quel 18 ottobre del 1906, nella quale quattro amici abbienti, si ritrovarono per una battuta di caccia a non molta distanza da Felsina, nella Berardenga.

Il proprietario della tenuta, assessore al comune, conte Piero Busatti, Emilio Piccolomini, Fabio e Guido Chigi.
Un colpo di fucile, la lepre che in apparenza pare morta, ma poi riesce a muoversi, Fabio Chigi che si muove per andarle incontro, un altro colpo di fucile in quell’istante, sparato da Piero Busatti, Fabio Chigi, colpito a  morte, si accascia in terra.
Una bella giornata finita con un fatto grave, nella memoria del quale, venne eretta una piccola chiesetta in stile neogotico, realizzata dal celebre architetto Antonio Canestrelli.
Le giallarelle risultano essere non coeve ai fatti, ma fresche di sugo per la pasta.

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