Ciak, azione, buona la prima, pur avendo il dileggio della nuvolina solitaria fissa su Radda nei momenti più cruciali di quel ricco programma che ha riempito di gioco, ludico, sapori e sostanza, questa prima due giorni partecipata e riuscita.
Gli spazi espositivi nei quali vari operatori poco distanti hanno siegato polline, miele, siccità, ortaggi su terrazze, tessuti di lana di alpaca, di capra, falegnameria di incastro senza chiodo alcuno, vini puliti da diserbanti e massicce bastonature in cantina, tessuti del Casentino.
James Harris che intimamente espone nel ventricoli del Palazzo del Comune di Radda, poi zia Caterina Bellandi e Alessandra Cotoloni che presentano il loro libro “Taxi Milano 25″di piccoli che nascono con la vita già in salita.
Una riflessione sulla biodiversità con l’agronomo Mauro Carboni e il veterinario Alessio Zancon, che senza giri di parole mettono uno spunto di riflessione su come l’agricoltura e l’allevamento siano una forma di futuro se si torna a un passato di semi condivisi, sapori veri, razze animali autoctone prima che spariscano del tutto, piante antiche, chilometro zero e follia nel vedere le pere o i pomodori andare in giro per il mondo sugli aerei, come fossero sempre prodotti stagionali.
Le prove dell’organista e dei violinisti nella chiesa di San Niccolò poco prima del concerto, Mozart in aria, fra le panche, che dipana l’acre incenso.
I polli del Valdarno, gli alpaca, i cavalli da aratro, la faraona, le caprette nei recinti della piccola fattoria didattica, che, non ci si crede, ma per bambini nati e viventi in campagna, per molti sono la prima volta che non li vedono su un banco frigo nell’apposita vaschetta.
Il gruppo Evorart, che in pratica, ha messo insieme tutto questo. Fonte: Il Cittadino