
La fai facile te, che non ti mancavano mai le parole in qualsiasi occasione, ma mettiti nei panni di chi accumula ferite di persone che non possono più essere testimonianza presente di un modo di essere fraterno, che è sempre stato alla base del vivere entro certe mura di sasso antico, legato dalla fatica della terra nei suoi spigoli e nei suoi momenti di raccolta condivisa.
E’ sentirsi soli in una concezione del mondo che amava la condivisione di quel tanto o poco che c’è, in maniera limpida e pulita, fra aneddoti, prese in giro, cene in piazza, fiammate di luce per i fari delle feste da fare accendere in qualche modo.
Sono sempre meno salde le mura a baluardo di questo piccolo mondo ridotto ai minimi termini, ma se ci dai l’urto della forza di andare e non ci pigli troppo per il culo, ci si prova a reggere, dalla rondine in poi.
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