Il maestro Osvaldo di San Vincenti (Rosennano – Fietri)

Negli anni ’50, il maestro Osvaldo, partiva molto presto dalla propria abitazione di San Gimignano per raggiungere la stazione di Poggibonsi.
Da qui, il treno lo portava nella piccola frazione Castelnuovo Berardenga Scalo, dove in un capanno a due passi della stazione, teneva una vespa, che serviva per l’arrampicata fin verso i venti chilometri che distano da San Vincenti, dove era stata istituita una scuola rurale che raccoglieva i giovani di Rosennano, Fietri e appunto San Vincenti, località di due comuni diversi, appoggiati sulle pendici del cupo e impervio Monte Luco.
Non erano anni facili per nessuno, ma nelle piccole frazioni poste alle altitudini più elevate fra il Chianti e la Berardenga, le difficoltà si alzavano come le pendici del Monte sovrastante.
Le difficoltà nei collegamenti, ma anche le famiglie numerose, le coltivazioni più difficili, aride e scoscese nei terreni della montagna, dove anche marroni e castagne erano benzina attiva per il sostentamento delle persone, rendevano questi luoghi, particolarmente duri.
Il freddo nelle aule della piccola scuola era una costante, ma i bambini ricevevano per pranzo, alla fine della lezione un pezzo di pane, con marmellata o cioccolata, oppure un pezzo di strano formaggio color giallo arancio.
Il maestro Osvaldo, vide una bambina che mise pane e formaggio all’interno della cartella, non lo avrebbe mangiato, ma lo avrebbe portato a casa per i suoi innumerevoli fratelli.
La strada di ritorno a Castelnuovo Scalo venne caratterizzata da una riga di pioggia sul volto, ma non era dovuta nè al freddo, nè al cielo, ma da una forte commozione, mista a rabbia.
Fonte: Gianni Resti – Racconti di scuola – Editrice Le Balze.

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Una risposta a Il maestro Osvaldo di San Vincenti (Rosennano – Fietri)

  1. daniela ha detto:

    Amo tantissimo leggere questi post che fai sui tempi andati…i miei genitori erano figli di mezzadri entrambi, anche se in posti diversi…e mi sembra di riascoltare i loro racconti…con qualche lacrima e la rabbia a volte…grazie

    "Mi piace"

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