
Tante le cose da fare a Siena quando serve l’ombrello, suddivise per fasce d’età, sono molte le possibilità per ingannare l’attesa del raggio di sole.
Carovane di pandine, api, gippine e capelli bianchi con cappello, si dirigono verso i laboratori del Mundi: una falce, una roncola, il beccare per i polli, il concime per l’orto, il manico per una vanga o per l’ubbidiente, sono sempre a disposizione per gli invasati irroratori di rame nel mondo.
Le signore aspettano che spiova all’ex Upim, i giovani al sottopassaggio della Lizza, le scarpe a punta del Monte, all’Arco dei Pontani se proprio non riescono a infilarsi fra pasta, cornetto o tramezzino se l’orario è più oltre.
Per le persone che adorano l’arte e la cultura, se piove, c’è il portico dell’Accademia Musicale Chigiana, che invece delle note e degli spartiti, proprone all’ingresso caci, pici e rigatini a un prezzo turistico, come sarebbe preso un accidente al conte Guido Chigi Saracini, quando lasciò il tutto in uso permanente alla plebe.
Andrea sei troppo ganzo!!! Sia in versione seria che goliardica che ironica che…..ti leggo sempre con grande piacere…
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Articolo delizioso ma anche amarognolo
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