

















Pare un nido dell’aquila, appollaiato sull’alberese più tenace e ostico, su cui i lungimiranti popoli etruschi, avevano fondato i loro insediamenti a dominanza di ciò che avevano torno.
E dal basso verso l’alto, pare una fortezza inespugnabile, dall’alto verso il basso la sua potenza, le sue spesse mure danno un senso di potenza e dominanza.
Un intorno di lecci e quercie, un fresco impenetrabile di pensieri positivi, impenetrabili dai discorsi opinionistici dei colonnini.