Sicuro morì ai Ponticini: i quasi cent’anni di un modo di dire

Luigi Brogi soprannominato “Sicuro” da San Marcellino di Gaiole, colui che suo malgrado, diede inizio a un modo di dire che lentamente si è diffuso in ogni angolo della Toscana.
Si recava a Siena per vendere pelli e la sera rientrava con il magro guadagno quotidiano.
Un giorno, venne aggredito da due banditi all’altezza del ponte poco fuori l’abitato di San Giovanni a Cerreto, venne percosso, derubato e lasciato agonizzante un po’ lontano dalla strada, dove in seguto venne messo un cippo a ricordo.
Era il 18 aprile del 1923, manca poco al  (triste) centenario di un modo di dire.

Questa voce è stata pubblicata in Arte e curtura, Chianti Storico, Federica, Fotografie 2021 e contrassegnata con , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

1 Response to Sicuro morì ai Ponticini: i quasi cent’anni di un modo di dire

  1. Pingback: Sicuro che morì ai Ponticini era di Castagnoli | Andrea Pagliantini

Lascia un commento