Rondine nebbia quercia Berardenga

Mille gocce d’acqua per filo d’erba formano il mosaico di un tappeto d’argento, mentre la nebbia strutta dal sole ti appanna gli occhiali e inumidisce il giaccone, ti bagna le scarpe e ti fa pensare se l’ora passata a scegliere il giusto abbinamento di orecchini spaiati sia stata consona al tipo di abbigliamento scelto o d’umore.
Quel nascere sotto il segno del toro ti ha portata a diventare quercia fra le dune dense di una spiaggia di colline, coriacea ai venti gelidi maliconici, attenta agli spigoli e a cogliere particolari impercettibili.
Ironia prussiana che si volatizza come la nebbia in una mattina Berardenga, in un bussare fra atri e ventricoli, in un a volte sorriso impercettibile a bersaglio colpito.
Giostra di rondine al vento, fra pagine di libri, lacrime di profumo, gerbere ti somigliano.

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