I funghi dell’Amiata

Camminare, riflettere, godere del fresco sotto i faggi e i castagni, scorgere da sotto le foglie gli effetti del crescere e dei vari colori, fotografare, ma non toccare, non raccogliere, a meno che non si abbia la conoscenza, a meno che non si abbia il patentino per la raccolta dei funghi.
In un sottobosco carico di umidità, impossibile, non scorgere andando, questa infinita serie di colori, di lingue che escono dai castagni, rotondità rossastre, similitudini di porcini e tenere presenze.

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