Caccia al cinghiale S.P.A: la zappatura ai prati degli agriturismi del Chianti

Nel Chianti i cinghiali, (come i turisti) stanno bene e si rilassano ingrassando, lo dimostrano le immagini del cinghiale a fare il bagno in piscina a Radda e le serate fra i tavoli del ristorante di Badia a Coltibuono dopo una dispendiosa giornata di zappatura dei prati degli agriturismi, con l’intervallo di una sostanziosa merenda a base di pane e granturco o di uva nelle vigne se dopo il loro passaggio ne rimane qualche grappolo appeso.
I danni prodotti alle aziende agrarie sono incalcolabili in termini di vino non prodotto, imbottigliato e venduto con forti ripercussioni sull’occupazione e sugli stipendi, non da meno gli effetti riguardo all’impatto visivo e paesaggistico di un territorio blindato da recinti di ogni altezza e dimensione per proteggere le colture.
Ne risentono anche le attività agrituristiche ed i loro prati, che vengono disintegrati dagli operosi cinghiali ingrassati tutto l’anno a pane e granturco.
Il presidente della regione Enrico Rossi e il nuovo assessore all’agricoltura Marco Remaschi hanno promesso una risoluzione rapida del problema assumendo a tempo pieno Obelix che mangia da solo quattro cinghiali a colazione. In meno di un anno il problema sarà risolto.

Questa voce è stata pubblicata in Chianti Storico, Etruscany, fare vino, Fotografie 2015, La porta di Vertine, Porcate, svinato e contrassegnata con , , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento