Il filmato non sarà presentato alla “Notte degli Oscar” di Los Angeles e neanche vincerà il “Leone d’Oro” al Festival del Cinema di Venezia nella sezione neo -realismo, ma permette di capire, a chi non ha ancora capito, o maturato un opinione, come sia sorta e si alimenti l’emergenza cinghiale in questo lembo di Toscana che si chiama Chianti.
Un signore, (opportunamente reso irriconoscibile per garantirne la privacy) procede a piedi su un terreno privo di vegetazione e ridotto a spiaggia, spargendo granturco da un secchio bianco, granturco conservato in alcuni silos verdi che si vedono al termine del video.
E come un moderno pifferaio di Hamelin attira attorno a se una moltitudine di cinghiali di ogni dimensione in ansiosa attesa della merenda.
Il filmato non vincerà nessun premio a nessuna mostra del cinema, ma oltre a mostrare una prattica illegale (il foraggiamento) mostra chiaramente come il cinghiale venga allevato per la gioia di pochi appassionati cacciatori a discapito dei tanti, molti, che si muovono in macchina, vivono di agricoltura, turismo o vorrebbero passeggiare liberamente in un territorio blindato da recinzioni di ogni tipo per proteggere le coltivazioni altrimenti rase al suolo da questi famelici animali.
E’ l’ora di farla finita con questo sconcio….. non si può più fare finta di niente per interessi e interessi elettorali che hanno impedito da anni una soluzione ragionata a questo casino!!
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