Favino da sovescio nella vigna

Come è noto, le fave, hanno la virtù di fissare nelle radici l’azoto atmosferico in quantità che varia fra i cento e i duecento chili per ettaro.
Questa efficace concimazione azotata viene pressochè gratutita mietendo costi di trasporto, manodopera, elimazione dei sacchi del concime organico o meno.
Si preferiscono leguminose di semina autunnale come il favino appunto, ma non sono da disdegnare nell’arricchimento del terreno anche il trifoglio e la veccia, oltre al lupino che però non va bene nei terreni ricchi di calcare, il che esclude il Chianti.
Il miglior momento per il sovescio o la sfalciatura è nel momento in cui la pianta è in fiore e il frutto non assorbe le energie rilasciate nel terreno.

E’ consigliabile l’uso del favino anche per l’arricchimento di terreni nei quali si vogliono impiantare o reimpiantare vigneti al posto della letamatura che comporta mezzi, tempo, trasporti ecc.

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4 Responses to Favino da sovescio nella vigna

  1. Avatar di Carmine Carmine ha detto:

    Quando è il momento di seminare il favino?

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  2. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Ottobre…. appena finita la vendemmia ogni giorno è buono.

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    • Avatar di Alessandro Alessandro ha detto:

      Salve nel nostro vigneto abbiamo piantato del favino…ora é in fiore ed ogni giorno piogge permettendo é ora…volevo un consiglio noi gli altri anni abbiamo fresato direttamente al momento…é consigliabile una trinciatura prima della fresa secondo voi? Quale differenze…..

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  3. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    L’importante è disfarsi delle fave prima che siano in fiore e si riapproprino di quanto in precedenza hanno dato al terreno. Se la vigna non è costellata di sassi come nel Chianti, va benissimo la fresatura.

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