Mangiare e coltivare sono atti d’amore come crescere un bambino che dopo una giornata di giochi all’asilo necessita di veder condita la sua pappetta con un batuffolo di olio sano e saporito.
E’ il sentimento di vivere un luogo, è nel rispetto della vita, qualsiasi vita, che un prodotto che non ha controindicazioni dal neonato al centenne che, anche in un’annata di lacrime e sangue come questa, non esce sistematicamente trattata da liquidi sintetici sparsi per aria.
Inizia la raccolta di un campo colmo di coreggioli e moraioli, varietà con la scorza più dura e meno perforabile dalla Compagna Mosca Olearia e dalla lebbra che secca le olive.
E’ impensabile che quantità e qualità rasentino livelli sopraffini come ogni anno, ma è innegabile che agli eventi atmosferici o alle malefiche infezioni della Mosca Cornareda si risponda con dignità e pulizia d’intenti e di prodotti.
E la burocrazia è più dannosa della Mosca Olearia. Un esercito di seggiole che gravita sul groppone di chi si scortica al sole.
Salsicce e soppressata allietano la fatica della raccolta.















A salsicce e soppressata vengo a raccogliere volentieri anche io 🙂
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La maledetta Mosca Olearia Cornareda quanti danni ha prodotto?
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Nelle bellissime parole e nella precisa descrizione, sono tornato indietro di 50 anni, quando con mio padre dopo la vendemmia, veniva la raccolta delle olive, era una festa e un sacrificio, ma sempre compensato dal quel filo verde che contava i cerchi del boccale del frantoio e… si sperava non fermarsi mai, si lacrime e sangue, è vero, ma ancora oggi amo le piante di olivo di “mio padre” e ogni sera al rientro accarezzo i loro antichi corpi, e… loro ancora mi rispondono.
Grazie Andrea
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Tante ore fra strisce, cassette da spostare e frullino in mano che atterra le ulive non ha molto di romantico, ma parecchio di faticoso, ma è un capitolo del far parte di una parte di mondo e di averla fra i sentimenti più cari fra vino, olio, miele, rapporti, persone, ricordi, affetti, speranze.
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Buon giorno mi chiamo Guido P. Sono posserssore di un centinaio di piante di olive di varietà miste nelle collline d’abruzzo in provincia di Chieti, di cui leccino, e gentile chietino questo anno purtroppo vi e stato una forte proliferazione della mosca delle olive praticamente raccolto zero. Volevo sapere quali son i rimedi più naturali possibili per combattere tale infestazione. Ti ringrazio e ti saluto G. Papi
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Guido, in questo link puoi valutare una lunga sequenza di esperienze e soluzioni….
http://andreapagliantini.simplicissimus.it/2008/06/02/la-mosca-olearia/#comment-41555
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