Si chiude la trilogia di post dedicata a L’Eroica con l’appuntamento che si rinnova ogni anno, quando nel telegiornale regionale della sera o in altre testate si ha un riassunto della giornata con qualche immagine di ciclista a un punto di ristoro con vino e ribollita e si riempie il servizio lasciando ampio spazio a Dario Cecchini, il cicciaio di Panzano che nell’inconfondibile montura da fantino dell’Oca, a microfoni accesi è una logorrea di luoghi comuni sotto il sole della Toscana.
Cosa c’entra il Cecchini con L’Eroica e cosa c’entra la mescolanza di ciccia, con l’esuberanza eccentrica messa in vetrina per turisti grulli e le interviste sullo stato del mondo o cosa c’entra il Cecchini con il Chianti essendo il Chianti territorialmente e storicamente ben fuori dalla sua bottega d’artista, ancora non è dato sapere.
Dalla sede regionale Rai a Panzano, il passo è breve. Una bistecca, un bicchiere di vino, “un viva la ciccia, viva il Chianti (quindi non il grevigiano)” a telecamere accese il Cecchini non lo nega a nessuno.
Il servizio per il telegiornale della sera che sia sull’Eroica, sulla vendemmia, sulla sinusite di Brad Pitt o sulla crisi siriana a questo punto è cosa fatta.
Bene ha fatto Matteo Renzi a nominarlo ministro degli esteri.















Si, un personaggio ovunque come il prezzemolo e a telecamere accese mette in mostra tutta la Toscana inventata a beneficio di chi passa.
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