Il viale del finocchio selvatico

Fra due ali di olivi abbandonati e una strada battuta dallo spostamento rapido e incursorio fra una vigna e l’altra di stormi di cinghiali, c’è un viale alberato di finocchio selvatico.
Una siepe fitta da ambo i lati di tisana aromatica che allieta i polmoni e la mente di odorosa fragranza che ai più forse non dice niente, ma allieta lo sguardo il silenzio, il vento che sbatte sui fiori e ne trasporta l’ essenza ai piedi dei quali covano i fagiani e i pensieri sull’uso di questi semi in cucina quando farà inverno e i giorni saranno parecchio brevi.

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0 Responses to Il viale del finocchio selvatico

  1. Avatar di filippo cintolesi filippo cintolesi ha detto:

    Noto per una volta il viale.
    Non la porta.

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  2. Avatar di antonella antonella ha detto:

    Ti sei accorto che hai una coccinella che ti insegue sempre 🙂 ?

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  3. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    La porta, come spesso avviene è una finta immagine di un luogo famoso di cui non si fa parte ma che si usa per cercare di avere un briciolo di notorietà che dura lo spazio del barllume di un momento, effimera come una scoreggia.
    Il viale del finocchio selvatico esiste ed è fruibile paseggiando o d’inverno per farcire i fegatelli.

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