I funghi d’agosto e la peronospera delle viti

Dall’inizio di agosto, girellando per i boschi capita sovente che si trovino questi cappellini colorati, alcuni dei quali buoni per finire direttamente in padella con l’olio caldo.
Piacevoli e saporiti incontri ma che nella campagna hanno un risvolto negativo sulle foglie delle viti bollate nel lato interno di una patina bianca che manda a morte le foglie e non permette o lo sviluppo o la maturazione come si deve dell’uva: la peronospera.
Agosto strano, piovoso e umido su cui si adagiano le bestemmie dei vacanzieri e dei vendotori di lenzuola oltre che della gente di campagna.
Per ovviare alla peronospera il mezzo è sempre il solito: trattamenti a base di rame, ma c’è anche una birbata che ha un senso molto logico, ovvero la cimatura delle viti.
Cime che sono malate e non funzionano e che tagliandole non possono che invogliare la pianta a cacciare nuove foglie, il veicolo che tira la linfa e che consentirà una maturazione dell’uva meno deficente.

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0 Responses to I funghi d’agosto e la peronospera delle viti

  1. Avatar di carla carla ha detto:

    Quindi quest’anno non sarà una grande annata per il vino?

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  2. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    A Montalcino è sempre annata cinque stelle 🙂
    No, non è detto che sia un’annata balorda, è settembre che fa il vino e un mese calduccio con forti sbalzi termici fra il giorno e la notte può ancora regalare dei profumi e della piacevolezza all’annata.

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  3. Avatar di silvana biasutti silvana biasutti ha detto:

    Quest’anno è difficile fare previsioni, credo; ci sarà una bella diversità tra chi ha lavorato molto (non di chimica) e chi si è limitato a spruzzare roba ogni volta che è piovuto (tante volte). Non posso fare a meno di pensare che troppi trattamenti uno se li ritrova nel bicchiere … anche se ho notato che quasi tutti se ne rendono conto … e sono un po’ più cauti …

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