Come ogni anno di questi tempi è arrivata l’infida Mosca Olearia con il suo carico di ipocrisia patetica.
Starne lontani è la cosa migliore, ma dovendo difendere le proprie ragioni, lavoro…. fatica, conviene cautelarsi fin da ora con allegra fantasia e l’ormai noto intruglio di aceto e miele da appendere agli ulivi per tarparne le mire e mandarla definitivamente a fare in culo.
Un litro di aceto, un cucchiaio di miele, una bottiglia di plastica da 1,5 litri con il proprio tappo, un foro all’altezza dell’impugnatura del diametro che non permetta alle api di entrare e l’infida signora con le ali è servita.









Da schiantare dal ridere se non fosse per tutti i danni che questa bestiaccia può fare…….
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“Le mosche preferiscono gli escrementi freschi.”
Anonimo
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Aceto e miele??? No, troppo delicato, meglio pigliarla a palate 🙂
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A cosa serve dire merda ogni tanto a un’onorevole merda conclamata?
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gentilissimo Andrea ho avuto la foruna di leggere i tuoi consigli sulla lotta alla mosca olearia che ne farò tesoro,quest’anno,dopo la disastrosa annata a causa di questo terribile insetto.Volevo chiederti ho 36 alberi nel mezzo di due confinenti,quante bottiglia mi consigli di mettere ed è ugualmente efficace anche acqua con pesce putrefatto o aceto-miele?Grazie Andrea e un cordiale salute per la tua enorme disponibiolità nei confronti del prossimo.
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Ciao Tullio,
se le piante sono vicine fra loro, volendo esagerare ne metterei quattro.
Sul discorso della sarda in putrefazione (e ammoniaca) posso solo dirti che è una pratica molto in uso nel sud ma per mia esperienza so che chi ha messo miele e aceto si è trovato molto meglio anche in zone endemiche per la Mosca come la Calabria, la Puglia, varie zone di mare.
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