La panzanella, un piatto ricco che parla di sere d’estate

Pubblicato il 3 giugno 2014 da andrea

Si sta lustri quando ad occuparsi della nobile semplicità di pane raffermo ammollato e condito di cipolla,aceto, olio, pumodoro e basilico ci si mette anche Vanity Fair che ne fa una scienza che sfocia come inevitabile che sia nella comunicazione moderna, in un pagliaio di antani.
Invece tra fumo di salsiccia, crostini di milza e della medesima salsiccia, cecina olio e vino locale e una conca di panzanella, si celebra al tramonto uno spazio ritrovato dopo un anno di silenzio e il gusto di una serata fra l’invidia di chi passa e annusa l’aria buona che i piatti e le persone presenti condividono fra loro parlando piano e scaldandosi al fornello mentre passa il caffè preparato da un’eccellente barrista.

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0 Responses to La panzanella, un piatto ricco che parla di sere d’estate

Capric ha detto:

3 giugno 2014 alle 12:31

con quante “erre”?

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Andrea Pagliantini ha detto:

3 giugno 2014 alle 15:11

Per scrivere Barrista di erre ne servono almeno dieci, ma l’accademia della crusca della lingua italiana rimanda a questo stralcio per docenti onde carpirne il numero esatto.
Antipodi!!!!!

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Dario ha detto:

3 giugno 2014 alle 15:51

Centrato.
Malvaldi nei romanzi della saga del BarLume ne usa solamente due: Massimo è barrista.
Opino a che la limitazione gliel’abbia imposta Sellerio. Si sente in canna di erre ne aveva almeno un’altra coppia.

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silvana ha detto:

3 giugno 2014 alle 23:07

Domenica è stata una giornata affollata di figli e nipoti (ben due); una bionda come il grano e con occhi di fiordaliso, duenne. Un’altra, giunta proprio domenica a casa, nata in Alta Val d’Elsa cinque giorni prima, quattro chili meno 50 grammi, capelli neri come la pece e occhi pure. Ci piace la diversità; però ci piace pure la panzanella e dato che l’estate deve cominciare, magari mi rifarò!

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francesca bis ha detto:

3 giugno 2014 alle 23:09

Una prossima volta vorrei tanto esserci……………..

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Andrea Pagliantini ha detto:

4 giugno 2014 alle 9:24

@ Silvana

Non mancherà occasione per rifarsi di panzanella, puoi starne certa.

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Andrea Pagliantini ha detto:

4 giugno 2014 alle 9:27

Per quante erre mettere all’interno di Barrista fa fede il Necchi, di cui mi ero dimenticato di mettere il link

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Barbara ha detto:

4 giugno 2014 alle 10:00

Della versione con i “bruciatini” e pancetta si può pure farne a meno, per di più tramite video ricetta firmata Coca Cola. Troppa tv dà alla testa di qualche chef 😉
Avanti tutta con la panzanella del Cintolesi, ricetta mangiata in diretta e firmata dal tappeto di stelle del cielo di Vertine.

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Andrea Pagliantini ha detto:

4 giugno 2014 alle 22:02

Sembra che per essere bravi cuochi si debba stravolgere tutto quello che è tradizione, mentre i bravi cuochi per davvero sono quelli che sanno fare le cose semplici per bene e buone.
Probabilmente questi stanno nelle cucine o di qualche ristorante o nelle cucine di casa e non vanno in televisione e neanche ci vorrebbero andare.
Questa società della comunicazione che produce antani mi fa apprezzare ancora di più la semolicità dello stare insieme a tavola e la panzanella carica d’aceto del Cintolesi.

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silvana ha detto:

4 giugno 2014 alle 23:27

Una panzanella è una panzanella, il resto sono panzane.

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vita ha detto:

6 giugno 2014 alle 18:54

mi dispiace non aver saputo.. i tempi son cambiati

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