Panello con l’uva

Il momento è questo: tempo di vendemmia e di tini che bollono per fare questa delizia di dolce semplice e gustoso che i saggi si tirano fino alla fine dell’anno mettendo l’uva nel congelatore.
La ricetta fila nei commenti se qualcuno la richiede, ma in ogni caso farci merdenda e colazione è procedura degna di faraone e sintomo di volersi bene parecchio.

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0 Responses to Panello con l’uva

  1. Avatar di ag ag ha detto:

    Bòno! lo faceva mia nonna spettacolare

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  2. Avatar di Gian Marco Gian Marco ha detto:

    Solo a vedere le foto mi è venuta l’acquolina in bocca 🙂

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  3. Avatar di silvana biasutti silvana biasutti ha detto:

    Madonnina santa che meraviglia!
    Ne ho assaggiato uno cent’anni orsono, a Morazzano (Montescudaio) fatto con la pasta di pane, il ramerino, l’olio d’oliva e l’uva; più o meno. Qui però mi ritrovate parecchio milanese e ignorante…

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  4. Avatar di valerio valerio ha detto:

    Cavoli mai assaggiata !!!

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  5. Avatar di Federica Federica ha detto:

    Travolta dall’inizio d’anno scolastico, era da un po’ che non riuscivo a passare da queste parti…ed ecco un dolce ispiroso che rinvita a percorrere questi luoghi e che fanno aria di casa. Sarebbe troppo chiedere la ricetta?

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  6. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    A questo punto bisogna che la signora Adelina metta la ricetta e sveli se nell’impasto mette le noci o meno…

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  7. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Se non erro Federica la ricetta dovrebbe essere la seguente: 400 grammi di farina, un bicchiere di latte, un bicchiere di olio, 200 grammi di zucchero, una busta di lievito, noci e anici senza esagerare e uva schiccolata a piacimento.

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  8. Avatar di Adelina Adelina ha detto:

    La ricetta è quella descritta da Andrea (Grazie!) Consiglio di mettere le noci e abbondate uva.

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  9. Avatar di Federica Federica ha detto:

    Grazie Andrea e Adelina! Ma che gentili! La proverò questo fine settimana! ….certo non troverò mai un’uva schiccolata buona come la vostra a Milano.
    Ricambio con una ricetta di una treccia di pane.
    500g di farina, 1/ dado di lievito fresco (21 g), 2,5 dl di latte (a temperatura ambiente), 1 cucchiaio da thè di sale e uno di zucchero, 80 g di burro molle, 2 uova
    Sciogliere il lievito nel latte. Aggiungere la farina, lo zucchero, il sale, 1 uovo battuto e il burro molle. Impastare bene e mettere un’ora a lievitare (in una ciotola coperta con un panno umido). Dividere la parte lievitata in due parti uguali e formare due cordoni. Intrecciare. Spennellare con un tuorlo e mettere su una teglia con carta da forno. Infornare nel forno freddo, accendere il forno a 220° e cuocere per 35 minuti.
    Grazie mille ancora!

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  10. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Ma che buona!!!
    Quindi sei anche una brava cuoca?
    Ti consiglio di fare un salto al mercato ortofrutticolo di Milano….. lì l’uva la trovi sicuramente e ricordati che deve essere uva da vino, non da tavola.

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  11. Avatar di Dario Dario ha detto:

    A Milano viene bene coll’uva americana. No fragola: americana.
    Qualche fruttivendolo (ci va lui all’ortomercato, è il suo mestiere) la tiene buona.
    Per esempio c’è Pietro, in via Montegani.
    Oppure ci si può spingere in Brianza e lì si trova che cresce anche non governata.

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  12. Avatar di Adelina Adelina ha detto:

    Federica, grazie a te per la ricetta del pane, la farò senz’altro.

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  13. Avatar di Federica Federica ha detto:

    Bene! non vedo l’ora di dedicarmi al panello…sì, Andrea, spignattare in cucina è sempre un piacere per me…vizio di famiglia (-; Se non riesco a fare un salto all’Ortomercato, proverò dal fruttivendolo…buona serata a tutti e grazie per i preziosi consigli!

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  14. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Visto ti piace smuovere padelle ti consiglio un paio di cose del momento: il pan de santi, i ricciarelli, più i cantuccini che vanno sempre bene, ti metto i link

    http://www.lafinestradistefania.it/2009/10/pan-co-santi-senese-di-silvia/

    http://andreapagliantini.simplicissimus.it/2011/12/23/ricciarelli/

    http://andreapagliantini.simplicissimus.it/2011/09/25/cantuccini/

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  15. Avatar di Federica Federica ha detto:

    Grazie….per Natale regalo sempre un sacchetto di cantucci a molti amici, con una ricetta presa dal libro “Le ricette regionali italiane”, molto bello. Proverò la tua e le altre a beneficio di qualche “cuscinetto” in più (-;.

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  16. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Una piccola vanità di gola che si riassorbe con mezz’ora di camminata che non sarà come camminare fra le vigne, gli ulivi e gli incontri casuali fra bipedi e quadrupedi si parano davanti qui da me, ma dalle tue parti hai pur sempre il Parco Sempione che non è per niente male.

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  17. Avatar di Federica Federica ha detto:

    Cari Andrea, Adelina e Dario,
    ho appena sfornato per la prima volta il panello con l’uva, e con grande curiosità mi sono lanciata ad assaggiarlo forse ancora un po’ caldo…..buonissimo! Non so se corrisponda realmente a come lo fate voi, l’uva non è la stessa, lo so, è imperdonabile, e ho aggiunto un po’ di latte in più perché l’impasto mi sembrava avesse necessità di ammorbidirsi….non ho messo uova, non ho capito se ci volevano…ma il risultato è ottimo ugualmente!
    Domani questo panello farà la gioia di un gruppetto di miei amici (e la mia!) in mezzo alla natura tra le montagne della Val d’Aosta.
    Grazie di cuore per aver portato un po’ di Toscana a casa mia!

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  18. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Non c’è da essere fondamentalisti sul fatto che l’uva da usare sia Sangiovese Federica, l’importante è che sia uva da vino nera, quella si ha più nella disponibilità di trovare.
    Gli ingredienti sono un punto di partenza, le dosi variano a seconda dei gusti e dell’occhio.
    Semmai ti assicuro che oggi, a freddo, sarà ancora più buono di ieri e il tuo giro in Val d’Aosta sarà ricordato 🙂
    Mi pare di capire che ti piaccia molto la Toscana…..

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  19. Avatar di Federica Federica ha detto:

    E’ vero, il panello è piaciuto a tutti, ma proprio tutti, con grandi complimenti per la cuoca….ma ho svelato che la ricetta non era mia! Di ritorno dalla Val d’Aosta sul pullman è sparito in un batter d’occhio, riempiendo le nostre pance dopo una lunghissima camminata tra i meravigliosi colori caldi di questo autunno…
    …mi piace molto la Toscana, come pure tutto il centro Italia, purtroppo è da un po’ che non vengo da quelle parti.
    Grazie ancora!

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  20. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Vero, la ricetta non era tua, però l’hai personalizzata e realizzata quindi è innegabile che quanto fatto esce dalle tue mani.
    Grandi colori caldi dell’autunno qui non se ne vedono molti.
    Le piante disidratate e poi la pioggia e il sole, danno la sensazione di una quasi primavera e il colore predominante è il verde.
    E la Toscana non è lontanissima: è sempre nel mezzo a tutto come il mercoledi

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  21. Avatar di Federica Federica ha detto:

    Milano in effetti non è una città “verde”, ma offre l’opportunità di andare in molti posti abbastanza in fretta…non c’è un modo per mandarvi un paio di foto, sono molto belli i colori, un contributo milanese alla terra di mezzo, dove conto presto di tornare.

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  22. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Anche da qui si va abbastanza in fretta in diversi posti Federica: a prendere funghi, uva, castagne, olive, fiori, miele, città d’arte e panorami da favola un poco ovunque nonostante negli ultimi anni di maialate ne siano state commesse parecchie dal punto di vista paesaggistico.
    Per carità, non è male Milano ma bisogna esserci abituati fin da piccini….

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