Una mostra spendida in corso al Santa Maria della Scala e visitabile fino al 30 marzo con una raccolta di opere della collezione Monte dei Paschi e Cesare Brandi.
La storia di una parte del Novecento (1915 – 1960) suddivisa a capitoli costellati di eventi storici in una parte della storia che è andata di corsa, con in mezzo la catastrofe di due Guerre Mondiali.

Il Déco, gli “Italiens de Paris”, la propaganda fascista, la Scuola Romana, il realismo, all’astrattismo, con opere di Carrà, Sironi, Donghi, De Pisis, Severini, Campigli, Morandi, Rosai, Viani, Levi, Mafai, Manzù, Marini, Guttuso, Afro, Scialoja, Turcato, Burri.
Con due toccanti opere di Bruno Bonci, il pittore senese deceduto in un’azione partigiana contro una colonna tedesca a Vagliagli, nel 1944.
Alla luce dell’interesse storico e culturale che sta suscitando questa mostra, viene da pensare che fra i tanti musei prossimi futuri di cui tanto si parla da secoli e secoli, quello di cui avrebbe necessità Siena è proprio un museo dedicato all’arte del Novecento.