
La parola più pertinente è pulizia, più che una vera e propria potatura.
Pulizia dal secco, dai rami malati, dai tessuti difettati, per alleggerire, per arieggiare e riempire di luce, non certo per evitare pericoli durante improvvisi uragani, la cui violenza non si può parare e non si possono evitare danni alle piante, specie quelle più grandi.
La tecnica è quella delle corde, delle carrucole, dei contrappesi, della forza delle braccia, dell’assenza di vertigini, di una cintura dotata di attrezzi da taglio manuale e meccanico, per arrivare anche dove è difficile arrivare.
Doti da atleti, occhio sempre vigile, capacità di sapere dove mettere le mani, operando in situazione di equilibrio sospeso nel vuoto.