
Ripulito da un fico che era cresciuto all’interno e ne comprometteva la stabilità e ripulito da una massa di rifiuti portati da marrani in transito, pareva che l’esistenza di questo piccolo casotto posto all’incrocio di quella meraviglia di oscillazioni visive e cardiache che inizia da Torre a Castello, fosse in salvo.
Giammai lasciarsi percorrere da facili entusiasmi: poco dopo la casetta dell’Anas è stata di nuovo oggetto di getto di rifiuti edili, tanto che due giovani volenterosi del luogo lo hanno ripulito.
A quel punto era doveroso anteporre un ostacolo chiatasi porta al manufatto in mattoni, si è optato per una non bella recinzione in rete verde di plastica con contorno di fettuccia bianca e rossa, nella vana speranza resistano alle intemperie e al ricovero di scarti edili e spazzatura posti da chi passa.