
L’imprevedibilità e lo spirito di adattamento del fico, hanno del portentoso, perchè riescono a radicare nei posti più impossibili ed estremi, arrivando con il volo aereo degli uccelli e con i loro escrementi per poi rinascere nei punti più inpensabili.
Uno di questi casi è l’ingresso dal centro storico (più conosciuto come la ztl fantasma della Berardenga) della Villa Chigi Saracini, sulla cui porta di ingresso, quasi come un simbolo di degrado e abbandono, troneggia una pianta di fico, la cui presenza è un sintomo di come la natura sia più forte di tutto, ma è anche un sintomo di come, senza manutenzione, il manufatto di maggior pregio della zona, possa in breve sfiorire e sfaldarsi.
La radici del fico, nel loro andare, potranno essere la chiave della tanto auspicata apertura della villa al pubblico, ma solo perchè alla fine, sarà la porta a franare.