
Non c’entra niente il riferimento all’affresco di Ambrogio Lorenzetti nel Palazzo Pubblico, che ritrae le campagne senesi con il simpatico e frugale animaletto pezzato, nell’Allegoria del Buongoverno, anzi, semmai è il contrario.
La foto dove alcuni capi di cinta bivaccano in Piazza, è un’immagine più linda e attraente di giovani o meno che consumano bevande lasciando i vuoti sotto la gestione e rimozione pubblica, ma è anche una immagine che svilisce un luogo simbolo dell’essenza storica e civile a fini commerciali.
Piazza del Mercato o la Fortezza Medicea potevano essere eccellenti luoghi per parlare e promuovere allevamento e consumo di questa specie che da frugale viene pagata a peso d’oro, ma la foto di gruppo davanti all’Entrone è fin troppo attrattiva per qualsiasi pubblicitario.
Il rischio è di svilire un patrimonio Unesco, il rischio è che, dare un prezzo e un ritorno economico e d’immagine a tutto, finisca per alimentare un’incultura civica che usa come sfondo il nostro patrimonio storico e culturale (pubblico) come una carta da pacchi.