Irrigazione a goccia di vigne nuove

Non c’è mai pace fra le vigne e lo certificano il tempo e la dedizione di chi ha i piedi per terra e si inerpica quotidianamente nelle pendenze sassose scoscese dal vento, dal sole, dalla siccità e dagli appetiti famelici degli animali più vari e dei burocrati più onnivori.
Siccità, questo il problema, reso ancora più drammatico se accostato a una vigna nuova di non tanti mesi, che ha poche radici sviluppate e riserve di energie.
Bagnare ogni singola vite diventa una fatica mostruosa avendo a disposizione acqua, botte su ruote e trattore.
Meno complicato se si ha la pazienza di predisporre sul terreno un impianto a goccia con un tubo di alimentazione e varie ali gocciolanti, tanti per quanti sono i filari.
Ad un sesto d’impianto di ottanta centimetri fra vite e vite, corrisponde il foro di uscita della goccia d’acqua, la precisione di come sono state impiantate le viti, diventa decisiva per le sorti di questa operazione, o si corre il rischio di bagnare inutilmente fra vite e vite.

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