
C’è il modo di vedere il tramonto tramortiti dalla bontà delle cose assaggiate e dall’accoglienza semplice e giocosa che dedicano a chi giunge, tutti gli abitanti della Villa.
Domenica 30 maggio, presso i giardini del paese, a celebrazione e ingiunzione di farsi viva alla scalsa e scarsa primavera di tepore, il locale circolo Arci, tira fuori dai cassetti e dalle madie le splendide tovaglie a quadri bianchi e rossi e apparecchia per la merenda all’aperto.
C’è tanto di Amatriciana, caci e salumi vari, brillano i coglioni di mulo provenienti da Norcia, che in ambito locale più ampio, non figurano fra gli insaccati più comuni.
Pingback: Verso il Mercat’Unto della Villa a Sesta | Andrea Pagliantini