
Un’amicizia affinata dal tempo e una quarantena affrontata in armonia facendo sempre volontariato dalla parte dei più deboli e tenendo il forno a bollore nei pomeriggi in cui uscire non si poteva, ma si potevano avere mille spunti di riflessione verso vie migliori.
E le riflessioni vengono meglio con la bocca dolce, con il profumo si espande dal forno per le vie, lo svuotamento del biscotto, la rosatura a bagno nell’alchermes, la farcitura di crema e cioccolata, il tutto sotto la Torre senza Orologio che ha smesso da un anno i battiti per scandire i tempi di cottura delle pietanze.