Reale, Imperiale e Repubblicana, ovvero gli eventi storici che si intersecano con le vittorie riportate sul tufo di una Contrada di Siena: la Giraffa.
Nel 1878, il Palio del 2 luglio venne spostato al 16 per permettere la presenza di re Umberto I e della regina Margherita, in visita ufficiale a Siena.
Il Palio del 2 luglio 1936, venne dedicato alla conquista dell’impero, sul Drappellone era raffigurata una cartina dell’Africa Orientale.
Il re Vittorio Emanuele III, insignì la Contrada di Imperiale, apponendo la propria firma sul Palio dipinto dal pittore senese Bruno Marzi.
Il 16 agosto 1946, fu il Palio dedicato alla proclamazione della Repubblica, in effige, una immagine dell’Assunta e di Giuseppe Mazzini, opera del pittore senese Irio Sbardellati.
L’opera, porta una firma autografa dell’allora Presidente della Repubblica, Luigi Einaudi.
Questi tre Pali, di importantissima valenza storica e artistica, sono apposti accanto fra loro di fronte all’ingresso del museo, fra altri cimeli, fra altre importanti opere d’arte.
Spicca fra loro un altro Palio carico di forza e di importanza: il primo dipinto da un non senese, Renato Guttuso, che ha così donato in forma perenne alla città, e alla Contrada vittoriosa del Palio del 16 agosto 1971, una grande prova del suo essere artista.
I 17 Musei delle Contrade sono una galleria di arte contemporanea, che ospitano i più bei nomi della pittura a livello nazionale e mondiale.
Curati e gestiti con amore da volontari e esperti, si aggiungono alle meraviglie espositive di una città le cui opere d’arte sono conservate in interni, le cui meraviglie si incontrano, andando e camminando da porta a porta.
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