Il Chianti e la Berardenga si vestono con i loro indumenti migliori, tinti di caldi colori autunnali per accogliere la fiumana di gente suddivisa nei vari percorsi che si snodano fra boschi, vigneti, castelli, case coloniche intatte, altre, definitivamente altra cosa.
Partenza alle 9.30 dal castello di Brolio, duecento metri di discesa bianca con finale di curva a gomito che immette nella strada a mezzaluna circondata di ulivi e si inoltra fra vigne appena vendemmiate e impronte ginniche si sovrappongono a zampe ungulate.
Dopo 17 chilometri scoscesi e arditi, primo rifornimento a Podernovi, che i primi tre atleti, con le ali ai piedi neanche prendono in considerazione, mentre i successivi, senza velleità di vittoria se non esserci e vivere le meraviglie di questi territorio, prendono con più pace con scambio di battute e rendendo onore al rinfreschino.
Fra il primo atleta e l’ultimo, dopo 17 chilometri è passata un’ora e mezza abbondante: il primo volava, l’ultimo, a torso nudo e con le racchette, beato, sembrava andasse a funghi.