Mentre il Cintolesi si idrata dopo la passeggiata con i cani appoggiato a un cipressone della pista, poco distante, in un’atmosfera soffice e bucolica, ci sono gli abituali pittori teseschi che arrivano ogni anno in questo periodo, che si dilettano a ritrarre Vertine su carta con la tecnica dell’acquarello.
Tutto nella norma finchè non principiano ad arrivare macchine e camioncini che sostano e ingolfano l’area della porta di accesso. In questo modo si modifica il quadro d’insieme e gli acquarelli sfasano per l’accesso alla vista degli artisti teutonici, che in germanico sbuffano e parecchio maledicono i vezzi italici e i santi del paradiso.