
Aveva ragione la mi’ socera che a questo giro si chiappava una trona perchè io vo’ a giro e in televisione che paio leccato dalla mucca.
E quelle scarpine nere a punta e i calzoni neri a sigaretta paiono più da enologo dì vino che da futuro capo del governo.
Mi ci vole una coltrata d’umiltà, come dice la mì socera, sennò frana tutto il giochino e mi tocca mettimi a fare qualche cosa, anche se fare il cassiere all’ Ipercoppe mi garberebbe parecchio, anche perchè ci vengono certe spose a fa’ la spesa che riempiano l’occhi.
Prima dell’insediamento delle camere è bene che sparisca un poco dalla circolazione e vò a dare una mano a un imprenditore: il mi cognato e ha un camioncino di lampredotto e trippa e gira a fare i mercati, poi il mercoledi è a Pontassieve e mi viene bene perchè mi fermo a mangiare e a dormire dalla mi’ socera che nell’orto ha il cavolo nero cotto dal gelo e gli ci viene la ribollita più bona della costellazione.
A parte la legnata di ora, il futuro è nostro, sempre forza viola.
Il tonno coi capperi Matteo!!! E fallo ben imbottito 🙂
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