Una libreria – caffetteria dove poter trovare libri fuori commercio, fare colazione, piccoli spuntini, dove passare piacevolmente il tempo fra gli scaffali alla ricerca della chicca da appoggiare la sera sul comodino.
Una strage di attività commerciali legate alla cultura quella che negli ultimi anni ha colpito Siena: edicole, librerie, il famoso Dischi Corsini e ora CartaZucchero, mentre le catene di negozi aprono un’infinita serie di attività omologate.
Fra la sola via di Città fino all’imbocco di Piazza del Campo, sono ben otto i negozi di borse e borsette situate a breve distanza fra loro, mentre non si contano i ristori a base di pizza al volo, negozi di pinocchi di legno per turisti e tane di pici all’aglione.
A Siene regge solo il mangiare sotto ogni forma, dalla ristorazione a caro prezzo al cibo di finte tipiche osterie sempre a prezzi da gioielleria.
Una Magna Siena: città sedotta e abbandonata
Già, bravo Andrea, che peccato davvero ….. piccoli grandi angoli di cultura che si sbriciolano. Le varie volte che sono entrata da CartaZucchero ho portato via borse piene di libri, bellissimi proprio perché usati e rari. E ora chi andrà ad occupare quelli spazi: una gelateria, pizza a taglio, cineserie???? Speriamo di no, perché a Siena si mangiano solo gelati, pizze e ravioli al vapore ultimamente (vedi dall’antiporto a via Garibaldi per esempio).
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Chissà che non arrivi veramente qualche nuovo negozio di cineserie, qualche negozio in catena o una nuova pizzeria a taglio ad occupare quegli spazi in cui entrando si stava proprio bene.
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