La passeggiata del nonno e i baci con la ciccia che straborda nella fortezza di Siena

Sembrava che i Medici, dopo aver sopraffatto Siena, avessero edificato la fortezza in futura concessione perenne alla festa del grande partitone e al luna – park, ma al venir meno delle volenterose generazioni di cuocitori di salsicce e costoleccio, la fortezza si è rianimata.
Il meritorio cinema all’aperto d’estate, ma anche la corsetta per gli affezionati del fisico che nei viali compiono senza il rischio di slalom acrobatici fra le macchine.
Le badanti rumene e polacche che hanno eletto alcune panchine a loro circolo di ritrovo e convivialità nel pettegolezzo in lingua madre, il passo lento, meditativo dei nonni a cui è ben chiaro che correre signfica non arrivare mai, la panoramica sui monumenti di Siena con l’estasi scolpita nel cuore dei pochi turisti del momento e i primi amorevoli baci scambiati negli scaloni dell’anfiteatro, sotto una pianta, su una panchina più in disparte di cui si curerà perennemente il ricordo, da cui nelle esili tute straripano ampie bordure di giovane ciccia.

Questa voce è stata pubblicata in Arte e curtura, Federica, Fotografie 2017, persone e contrassegnata con , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento