Braciole di maiale al cavolo nero, la gita a Tindari, pasticcini del Salento e vinsanto del 1985

Piove e quando questo avviene la campagna beve e le persone regolano il loro essere e fare con l’aperto, si rannicchiano e dispongono di pensieri e mezzi semplici per ricordare e riprodurre sapori che la terra offre.

Il friggere nel cavolo nelle braciole, un Montalbano d’epoca, saporiti e intimi pasticcini del Salento, un dito di vinsanto del 1985, l’anno della gelata degli ulivi in un mondo che allora si aveva l’impressione di poter cambiare. O almeno provarci.

Questa voce è stata pubblicata in Arte e curtura, Cucina agricola, Federica, Fotografie 2016, La porta di Vertine e contrassegnata con , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento