Così tra questa
intensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mare.
Giacomo Leopardi
Senza frastuono le fave fissano l’azoto dell’aria nelle radici, ridando fiato e forza a una terra arida e sassosa dentro la quale trovano posto troppi cipressi.
Tutto pare in bilico eppure resiste da millenni nonostante attacchi fiorentini e aragonesi, le cannonate tedesche, i carri armati inglesi, la violenza americana che inietta ignoranza e cemento. Recinzioni brutte e abusive, pane e granturco ai cinghiali. Mosca Olearia e pagine di compagna ipocrisia.
Si è qui, in questo poco o niente che la mattina si sveglia e rende felici di essere con modestia a testa alta.















Di recitare poesia e aspetto idilliaco, quando anche dentro la Chiesa paesana è stata montata una recinzione stile cinghiali, io me ne guarderei bene.
Non è un intervento polemico sulla conduzione di questo blog, ma come fare finta di niente per una inutile (brutta) gabbia dentro la Chiesa?
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