I pomodori a tre piazze

Ai cinefili sale subito alla memoria la scena di Marlon Brando nel film il Padrino in cui interpreta il vecchio Don Vito Corleone che con uno spruzzino manuale rama gli altissimi pomodori nell’orto insieme al nipote e qui viene colto da malore lasciandoci finalmente le penne.
La bellezza di questo viale pomodorato alto tre metri, è evidente, come è evidente la cura e la preparazione del terreno che presuppone questo star bene delle piante.
Letame interrato d’autunno, lavorazione invernale, pollina in grani a primavera e dimora delle piantine su un terreno soffice e ricco di elementi naturali che le aiutano a crescere e svilupparsi.
Un paniere, la tavola, la condivisione con gli amici, un orto che diviene un ritrovo di persone con parole, scambi di esperienze e assaggio di sapori concreti.
Capitoli di letteratura dell’estate passano anche da qui, nella fatica che fa rima con bellezza.
Nella dignità operosa della campagna che mai si potrà mescolare con i Don Vito Corleone di ogni colore che gravitano in ogni paese piccolo o grande che sia.

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0 Responses to I pomodori a tre piazze

  1. Avatar di francesca francesca ha detto:

    Sei consapevole del fatto che con la leggerezza di questo tipo di post riesci a sollevare tanto di quel letame che neanche un battaglione di Carabinieri riuscirebbe a fare?

    Che sono quei pomodori neri????

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  2. Avatar di silvana biasutti silvana biasutti ha detto:

    Non si finirebbe mai di guardare e raccontare di un orto. Nutre la mente e lega alla terra, dove torneremo. Ma non tutti avranno il privilegio di diventare un pomodoro e far innamorare di sé

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