Il suono del mare di grano mosso dal vento

Chi deve fare a meno del grano è celiaco e si trova di fronte una vita piena di golose rinunce.
La mole di queste spighe urtate dal vento come corde di strumenti musicali, danno il profumo del pane e del suo rispetto, più le note musicali di una rondine entusiasta di tanti chicchi da beccare con Olmo e Alfredo che rincorrono ranocchie nei fossi e giocano a fare i socialisti dalle tasche buche prima che arrivino i craxiani – bepponi – democristiani e portino via il grano, i sacchi, la lolla,  il seme per l’anno dopo e la cinghia della puleggia della battitrice.
Gli occhi chiusi  abbronzati che in silenzio avvertono in questo fruscire il suono dell’abbondanza e della pace; i baffi agitati delle spighe che solleticano piedini di coccinella in cerca di fusa con binari del treno girati verso sud.

Un frusciare d’amore fra le risonanze magnetiche del grano.

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0 Responses to Il suono del mare di grano mosso dal vento

  1. Avatar di Emanuela Emanuela ha detto:

    Dove si trova questa meraviglia ondulata?

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  2. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    In un posto del cuore: fra Torre a Castello e Casetta, ovvero fra i comuni di Asciano e Castelnuovo Berardenga, nel senese.

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