L’allegoria del Chianti di Giorgio Vasari un’idea per il simbolo del Comune del Chianti Storico

Ager Clantius et eius oppida’: traduzione ‘Il Chianti e le sue città’.
Nel 1547 Giorgio Vasari raffigura nel soffitto del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze “l’Ager Chiantius et eius oppidda”, un anziano con accanto uno scudo giallo con impresso un gallo nero, emblema del territorio geografico e storico del Chianti…. all’epoca non c’era traccia di vino, in memoria per i più stitici nel rimescolamento di carte e storia che c’è stato nell’ultimo secolo.
E in questi giorni sono in corso fitte consultazioni fra i moderni sindaci dei territori dei comuni racchiusi nello scudo del Vasari per l’associazione dei servizi relativi alla pianificazione urbanistica ed edilizia; all’organizzazione e gestione dei servizi di raccolta, avvio, smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e alla riscossione dei relativi tributi e servizi in materia statistica.
Un embrione,ma piuttosto ben sviluppato di quello che pare già di fatto essere un parto spontaneo dopo una trombata storica lunga secoli che ha come figlio un comune unico di un territorio omogeneo storicamente, fisicamente, che abbia come sede o sindaco chi gli pare, ma che finalmente ponga nel suo intimo l’origine vera del toponimo Chianti che con il vino non unito al territorio è strabordato ad ogni angolo di Toscana che niente ci può entrare.
Il sindaco di Castellina, Marcello Bonechi pare un po’ sordo a questa unione ormai già di fatto, ma quando si devono unificare servizi e uffici…… l’unione è già un dato di fatto.
E in questo contesto, lo scudo del Vasari che riassume il Chianti Territorio nell’allegoria di un gallo, potrebbe essere il simbolo e l’emblema del nuovo/antico comune del Chianti Storico.

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