Gregge di pecore invade Montecitorio

Dal momento che Matteo Fonzie Renzi presiederà per sei mesi il consiglio europeo, a Bruxelles i funzionari di quel carrozzone ogni mattina faranno colazione con un panino con il lampredotto e i cetriolini sottaceto della Coppe, il tutto annaffiato da birra di castagne del monte Amiata e dall’acqua della sorgente Leona di Levane, così gassata che dai rutti incrineneranno gli specchi, oppure da miscela birra e spuma e Coevo del Cecchi.
Dalle Crete Senesi un mite gruppo di pecorelle smarrite, guidate nella transumanza da un anarchico pastore maremmano allevato a lambrusco di Brescello dai cavatori di marmo di Carrara, si è introfolato nel palazzo di Montecitorio e si nutre delle antanate prodotte in questa e nelle altre legislature.
Ne avranno per parecchio prima di averle mangiate e soprattutto digerite tutte.
La qualità del latte non sarà eccelsa, ma ci sarà grande materiale di compostaggio per l’orto.

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0 risposte a Gregge di pecore invade Montecitorio

  1. silvana biasutti ha detto:

    Pecore invece di maiali?

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  2. Andrea Pagliantini ha detto:

    Si, anche le miti pecorelle sono sature.
    Ne hanno le mammelle piene di doversi sentir dire da qualche passacarte di Bruxell quato latte devono dare e quanti mestoli deve usare il casaro per rompere la cagliata.
    Anche le pecore, come il cane pastore che le guida, amano la semplicità e le cose stanno con i piedi per terra, comprensibili e sane.
    I maiali non sono a Montecitorio, sono accampati tutti intorno ad una villa sparsa per la Brianza e aspettano di essere ricevuti a turno dal Re Sole, novella marchese del Grillo.

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  3. silvana ha detto:

    Oh ma ce ne sono di sparsi qua e là, tutt’intorno-

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