Era il 1909, Guido Nannini aveva poco più di vent’anni. Con il suo proverbiale “fiuto” scoprì che a Milano, in Via Parini, un certo Desiderio Pavoni conduceva una piccola officina dove produceva una macchina a vapore per caffè.
Guido Nannini, intuito l’affare, acquistò la Pavoni “Ideale” iniziando anche l’attività di bar, e per la prima volta, proponeva il caffè tostato in proprio e lavorato con una macchina a vapore a 10 centesimi a tazza.
Fu il primo, in città, a sostituire la vecchia caffettiera con una macchina rivoluzionaria che produceva una bevanda talmente gradevole da conquistare, in breve tempo, una fitta schiera di estimatori.
Iniziò la scalata verso il successo e la notorietà. Questo innovativo locale, che figura nella guida-almanacco senese “Il Mangia” del 1911, venne chiamato “Bar Ideale”.
Fonte: Il tesoro di Siena