L’annata è controversa, non si può nascondere:alla fioritura riempita di pioggia nel periodo primaverile che non ha consentito una serena allegagione dell’uva, si associa il caldo immediato che ne è seguito e il lieve pasteggiare di cinghiali e daini (questi ultimi sempre più incontenibili) che hanno dato l’ultima mano di vernice sopra un’annata difficile.
Una vendemmia non di grandi numeri e qualità, ma si rimedia con il lancio modaiolo di un nuovo titpo di accessorio per la campagna: il mocassino segato, legato al collo, usato per fodero da forbici.
Da semplice e sobrio stilista, Cavalli, ne ha già pronta una serie leopardata.
Quanto deve stare l’uva appesa prima di essere pressata?
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Domanda ostica quella che mi stai ponendo.
Quest’anno l’uva è indietro con la maturazione e stranamente più carica di liquido rispetto agli anni scorsi.
Questo vuole dire che si può aspettare fermo restando che se muffa o peggio (marciume acido) si dovessero impossessare dei chicchi, c’è da muoversi alla svelta, pressare, far decantare un poco e riempire i caratelli.
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