Camminare fra gli ulivi in questo momento significa respirare a piene gote un leggero e piacevole aereosol agrumato di zagare di limone che altro non sono che la fioritura di ulivo e il suo polline si espande.
Una fioritura in ritardo di un mese che lascia perplessi sui risultati finali di quantità e qualità di olio.
L’inverno freddo, ne ha limitato il raggio di azione, mentre il primo calore dell’estate eccita la Mosca Olearia al punto tale di farla calare sulle nostre olivete per passarci l’estate.
Trappole di aceto e miele oltre a palate nel groppone il disincentivo per tarparne le mire e le solite onorevoli ipocrisie.
La Mosca Olearia è un insetto repellente che campa di privilegi e arriva d’estate….. come si fa a disinfettarsi dalla contaminazione?
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Quante bottiglie di aceto e miele devo mettere ai miei dieci ulivi per salvarli dalla bestiaccia?
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Qui nella capitale morale siamo invasi da questa onorevole bestiaccia…. ma come possiamo fare a difenderci? Ci fa marcire tutte le olive nèèèèèèèèèèèèèè
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@ Mauro
Come si combatte la Mosca Olearia? Di certo non chinando il capo all’ipocrisia e all’arroganza di potenti o presunti tali.
@ Laura
Per dieci ulivi, se sono vicini fra loro, una bottiglia basterebbe….
@ G
Milano capitale morale di cosa?
Nell’ultimo secolo sono sempre partite da li le tragedie e i lutti di questo paese: il fascismo, il craxismo e l’economia tangentista, un certo Berlusconi…
E sempre da li partono ogni estate le invasioni di onorevole Mosca Olearia carica di ipocrisia e uova da iniettare nelle ulive.
Tanto aceto e miele, che poi non è altro che la versione del bastone e della carota.
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