Corso di pittura estemporanea all’aperto per signore anglosassoni che ubriache di bellezza dentro una giornata soleggiata del Chianti appoggiano colori, cavalletti e pennelli per ricalcare su tela un paesaggio scolpito da forbici, seghetto, non proprio odi al signore e pennata, della rifiorita Oliveta di Vertine.
Si porteranno dietro un piacevole ricordo lasciando dietro di se solo l’impronta delle scarpe sull’erba umida del mattino unita a qualche scodinzolata di Zorro e sbadiglio di gatto.
Andrea Pagliantini 
Le pittrici estemporanee saranno rimaste rapite dal fascino degli ulivi in fioritura e dalle scodinzolate di Zorro 🙂
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E’ sempre molto bello vedere questi gruppetti di pittori tedeschi che ritraggono Vertine
Peccato che la loro presenza sia diminuita di molto negli ultimi 2 anni
Sono sempre super benvenuti anche perchè non laciano nessun ricordo del loro passaggio
mi auguro solamente che facciano una piccola sosta al Bar che si trova all’ingresso di Vertine!!!
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Ci sarà modo di dirtelo a voce, ma intanto grazie di tutto Andrea e grazie della bellezza ci mostri ogni giorno facendoci piangere, ricordare, sognare, vedere le cose da un’ottica diversa……
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Questi gruppi sono un omaggio al paesaggio. Non si sa quanti soldi abbiano in tasca, ma si sa che hanno idee in testa, e un occhio appassionato e affettuoso.
Fanno meglio ai luoghi di una legione di sceicchi; questi ultimi comprano tutto, quelli che vengono a disegnare offrono una prospettiva diversa da cui guardare i luoghi, poi si bevono un caffè, o un bicchiere di vino, oppure pranzano. Ma con moderazione; però tornano a casa e parlano dei luoghi, della bontà del cibo, delle bellezze, della gentilezza delle persone incontrate. Mandano altre persone, gente come loro, che a loro volta, …..
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Questi gruppi mi piacciono molto perchè portano via come ricordo le parti migliori che questa terra conserva: certi scorci, certe luci a seconda dell’ora del giorno e del proprio stato d’animo………. e non sono danarosi rospi da leccare per derubare o poter mungere.
Sono persone dal passo morbido, educato al quale invidio profondamente il rispetto che hanno per questi luoghi che molti indigeni non hanno.
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