La panchina di muretto a secco

La materia prima  si reperisce facilmente avendo la pazienza di mettere insieme i sassi che la terra del Chianti dona con grande abbondanza.
Uno sopra un altro a colpo d’occhio e senza martello permettono di caratterizzare un’area che in questo momento è piena di cavolo nero ma d’estate si tinge di girasole e sarà una panchina in prima fila sul tramonto e su una colata di cemento.

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0 Responses to La panchina di muretto a secco

  1. Avatar di monica monica ha detto:

    La colata di cemento che sta di lato allo sfondo del tramonto non è più un abuso edilizio in quanto è stato accatastato anche se non è chiaro in base a quali criteri sia stato potuto fare questa operazione senza il pagamento di una forte sanzione.

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  2. Avatar di Daniela Daniela ha detto:

    Poteva andare peggio se persone di buona volontà non si fossero impegnate a salvaguardare la bellezza e l’integrità di questo luogo da arrivisti da passaggio e gente del posto.
    I muretti a secco e tutta la cura intorno al paesello sono la miglior risposta agli appetiti di tanti pirati.

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  3. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    @ monica
    La colata di cemento che ha coperto 40 olivi vivi di terra trasportata e dove sono stati segati cipressi secolari, un moro, meli antichi, ha distrutto un forno, ridotto una rimessa agricola ad abitazione e prodotto una piscina olimpica sul medesimo promontorio di terra riportata il tutto a quattro mesi dall’acquisto quando per i permessi occorrono anni, per me rimane un abuso……. chiamalo edilizio, chiamalo al territorio, chiamalo come ti pare.

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