Sangiovese e Canaiolo

Da viti vecchie, vendemmia tardiva (per i tempi che corrono), Sangiovese e Colorino (cinquanta e cinquanta) in quantità limitata disponibile per palati sopraffini negli  anni a venire.

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0 Responses to Sangiovese e Canaiolo

  1. Avatar di vita vita ha detto:

    che meraviglia!!! un tripudio…..

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  2. Avatar di Bante Bante ha detto:

    Tini Marziali, pazienza, vigne vecchie. Noi, intanto, faremo di tutto per affinare il palato. Per essere all’altezza.

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  3. Avatar di an an ha detto:

    Quelle viti di colore rosso sono magnifiche, color rosso passione 🙂

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  4. Avatar di paris paris ha detto:

    Invidio la tua capacità di pubblicare bellissimo articolo su vendemmia voleva semplicemente dire in questo modo ! saluti

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  5. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Un vino in divenire che ha tutte le caratteristiche per essere qualcosa diventerà molto piacevole a bersi quando sarà il momento giusto per farlo…. e si sottintende il fatto che necessita di tempo.
    Di meraviglia e tripudio Vita, non c’è solo l’esplosione cromatica di qualche sparsa vite di colorino, il rosso più o meno sfumato in natura è sempre indice di una certa bellezza e allegria.

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  6. Avatar di silvana biasutti silvana biasutti ha detto:

    Bello che qualcuno curi viti vecchie. Ce ne sono ancora disseminate qua e là: piccole vigne capaci di ricordare il lavoro delle mani che le hanno accudite. E che vini!

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  7. Avatar di Filippo Cintolesi Filippo Cintolesi ha detto:

    Queste dell’articolo, pero’, non sono viti poi cosi’ vecchie…
    Andrea dovrebbe fare un post ma sulla vigna che si trova in faccia alle viti in questione, quella “del capanno”, sempre stessa famiglia proprietaria. Quella si’ che e’ una viticoltura eroica, “valtellinese” quasi. Un terroir ormai a prova di erosione perche’ tutto quel che gli elementi potevano rodere hanno roso. Filari che paion greti di torrenti alpini dove manca di vederci solo i salmoni. Viti imponenti abbarbicate nello scoglio. Vendemmiarci significa rischiare la slogatura delle caviglie a ogni passo. Viti che patiscono. Per il godimento di chi ne beve.

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  8. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Esatto, viti vecchie che patiscono e producono un gran vino, ma che la logica poco logica dei tempi e dell’economia vorrebbe fosse espiantata per far posto a viti nuove che danno viti completamente diversi e senza anima.
    Una vigna messa su una salita pavimentata a pietra dove per far spianare il paniere e non farlo rotolare in fondo serve metterci sotto il piedi come calzante.
    Uno dei pochi vigneti antichi rimasti in zona e da tener cari.

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