Sembrano batuffoli di zucchero filato appoggiati per aria deformabili e stirabili dal vento che li allunga e ributola come un gatto dentro una matassa di lana.
Oppure metafora quotidiana di piccoli imprevisti e problemi che, quando si compattano, danno luogo ad ampi temporali o lunghe grandinate alle quali, solo una sensibile corazza può fare da ombrello o parafulmini.
Sembra il “cappotto” dell’Onda, proprio oggi che è la Festa Titolare della Torre 😉
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Giuro che ai colori dell’Onda non ci avevo minimamente pensato.
Nuvole prese a sinonimo di pensieri e di un poco di mal di gambe che va e che viene.
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