Verticale del rinascimento

Fino alla settimana scorsa questa antica vigna quarantennale era una verticale di macchie, pruni, quercioli, ginestre e vitalbe che si mescolavano con le viti in un labirinto oscuro da uscirne.

Dopo aver fatto più tagli di Monti e Fornero a base di forbici, seghetto, buona volontà, tempo e amore del luogo, i filari hanno cominciato a pigliare un aspetto decente dopo la pulizia al piede e la vigna potata.
Poi c’è da ridare aria al terreno a più non posso.
Chi dice le viti debbano per forza stare sotto un manto verde di gramigna su questi sassi e con queste siccità, si aggira accanto alle cantonate.

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13 risposte a Verticale del rinascimento

  1. filippo cintolesi ha detto:

    Ridare aria. Cosa che non vedo l’ora di poter fare.

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  2. an ha detto:

    Accidenti, ma non sembra neanche la stessa vigna!!!!!!!

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  3. Letizia Saffi Berlingieri ha detto:

    Opera encomiabile di recupero senza dubbio.
    Pur senza scendere in vigna, ho fatto vedere le immagini ad un mio amico enologo, fautore del rinascimento toscano degli anni ’90 con grandi vini premiati in tutte le guide e mi ha detto che quella vigna non potrà produrre mai uva di concentrazione e di spessore e che per questo andrebbe estirpata… credo sia questo il termine usato.

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  4. Elisabetta Viti ha detto:

    …Perdoni la franchezza,..ma se c’è qlkosa da “estirpare”, Signora Letizia, é solo la sua ALTERIGIA,….voi ,milanesi ,non vi smentite mai , purtroppo….Quanto alla vigna in questione, ci son tante ragioni x cui è stato deciso di mantenerla ,che non sta nè a me (che le conosco) ,nè tanto meno a Lei sindacarne la legittimità…Ed è una questione,anche di rispetto….Con cortesia, Elisabetta

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  5. Filippo Cintolesi ha detto:

    Non sarei cosi’ duro con la signora. Dopo tutto ha encomiato l’opera di recupero. Si e’ limitata a esprimere le opinioni di un suo amico enologo. Del resto se l’amico enologo e’ stato addirittura “fautore” del cosiddetto rinascimento toscano degli anni ’90, nessuna sorpresa che abbia caldeggiato l’estirpazione di tale vigneto. Direi anzi che la testimonianza riportata dalla signora, il parere sulla mia vigna da parte di un fautore del rinascimento enologico toscano degli anni 90 che caldeggia l’estirpazione… be’, e’ per me cosa di cui fregiarmi. Per me e per quella vigna. Anzi, col permesso della signora, metterei quasi la frase esatta del suo amico enologo (se ha la bonta’ di riportarmela) in cornice a capo del primo filare a mo’ di medaglia. Altro che piantarci le rose…

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  6. Bante ha detto:

    medaglia dell’ordine del FAutore VAloroso del BRILLAnte TAl cosiddetto rinascimento degli anni novanta (con grandi vini premiati in tutte le guide).

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  7. Elisabetta Viti ha detto:

    …bravo,Bante,…che onori chi la fa brillàr….

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  8. EA ha detto:

    Cintolesi, coltiva brccolo

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  9. mario ha detto:

    gentilissima Letizia,gli dica al suo enologo che quando quella vigna produceva ,dalle sue uve si faceva sicuramente un vino che si beveva(e si mandava ”giù velocemente” )…adesso,forse, dalle uve controllate dal suo enologo e vinificate si farà un vino ,che pieno di spessore,non si manderà giù così tanto bene come l’altro..(anche perchè è” spesso quindi grosso”:-) )

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  10. Filippo Cintolesi ha detto:

    Mario, si puo’ bere tutt’ora e si beve. Non e’ che producesse uva nel Giurassico, eh..

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  11. Andrea Pagliantini ha detto:

    Quella vigna può essere vista sotto due aspetti.
    O quello economico e quello della qualità del vino che ne esce.
    Dal punto di vista economico sarebbe da estirpare e ripiantare, ma dal punto di vista qualità del prodotto e differenziazione dal materiale circola per le vigne con i nuovi impianti, queste viti producono un vino di profumi e non di muscolatura.
    Mantenere cosa c’è e riempire i vuoti moltiplicando le viti rimaste sarebbe una sfida che ha senso.
    Poi sul rinascimento del vino toscano degli anni ’90 conto fino a mille, fo’ una giratina e preferisco stare zitto.

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  12. Letizia Saffi Berlingieri ha detto:

    Tengo a precisare che non ho possedimenti e vigne e non ho competenze nel settore.
    Grazie a comuni amici ho avuto l’opportunità di partecipare a convivi sociali e di conoscervi molti wine-maker, ma non posso per questo considerarmi un’esperta di qualcosa solo per aver ascoltato parlare di vino qualche volta.
    Amo ascoltare cercando di capire, altro per storia, occupazione, tempo, non potrei fare e non saprei cosa dire.

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  13. Filippo Cintolesi ha detto:

    Cara signora, ce ne fosse in maggior numero di intellettualmente onesti come lei…

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