Per cavarli di sotterro serve la zappa sennò rimangono in mano solo le fronze.
Si tratta dei porri selvatici che in questo momento nascono spontanei nei campi e diventano una diversa forma di frittata dal sapore delicato tendenzialmente amabile.
Nell’immagine centrale una frittata artistica.
….Questo è un colpo basso 🙂
Ambra
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Se non fossi intollerante a cipolla e affini (fino ai 20 anni ne mangiavo a quintali) ti direi di conservaneme una fetta di quella frittata (il pane lo metto io però).
Passi da Cerea ad aprile?
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Ne vado matta! e se prima di fare la frittata monti quasi a neve gli albumi per poi mettere tutto il resto insieme…… uno spettacolo!
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Accidenti. Il porro essendo un ortaggio dei più prelibati e gustosi, chissà questi, addirittura sarvatici…
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Che spetta’olo … ogni tanto me la faccio e vi assicuro che l’è dimorto bona !
Suggerisco anche quella squisitissima con gli stigoli (strittoli o bubbolino, verzini…). Lo strigolo si può usare per farcire cannelloni insieme a ricotta, per fare degli gnocchi, nelle minestre e si può consumare cruda mescolata con l’insalata o con altre erbe di campo.
Buon appetito!
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Questa frittatina è deliziosa e anche l’idea lancia Alessio è un bel riempire il corpo di cose buone parecchio.
Piergiovanni, in zona ci sarò, ma credo sia una toccata e fuga al festivalone a sentire che antani tirano, però potrebbe essere interessante sentire qualcosa al controfestival, ma non prometto.
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la frittata vi garantisco che era proprio bona!!!sopratutto quando i porri te le danno già raccolti!! I fiori dei porri selvatici la mi socera le chiamava se non erro le papale, comunque belle da tenere in vaso ma un pò odorose di aglio!!!
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