Lo zucchero a velo occorre per panforte e ricciarelli (quando avanza) comune e Banca (inchino) si adoperano per cospargerlo uniformemente sulla città sienese in modo di dare l’impressione vi sia stata una copiosa nevicata.
L’effetto scenico è lo stesso, in più lo zucchero a velo non ghiaccia e fa battere culate e costa meno di far venire una perturbazione dalla Russia non più sovietica allo scopo di imbiancare i tetti della città per far contenti bambini e giapponesi.
Lo zucchero a velo però non si strugge e con la pioggia crea gli spumini, con il freddo le copate.
In più il freddo disinfetta dalle infezioni della Mosca Olearia.
Andrea Pagliantini 
Belle davvero le foto e poi ci scivolano sopra le parole come unte dalla fantasia… e meno male ci si disinfetta dalla Mosca Olearia con il freddo..
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Buon Natale Andrea ,a te e a chi ti sta a cuore ,volevo telefonarti ma poi è meglio che oggi non mi faccio sentire ho una voce come una bottiglia di lambrusco appena aperto.Sto rordinando idee e impegni per mettermi sulla via di Vertine neanche fossi uno dei Re Magi…:) tanti auguri ciao Gian Paolo
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ehi andrea
tanti auguri di cuore da Terronia. per ora sono ferma a napoli ma poi proseguo per la sicilia. perchè il Sud non mi basta MAI!!
ti abbraccio
fra
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Salute a tutti, Silvana compresa comparsa nel post in ricordo di Bearzot.
Francesca, contavo di farmi vivo per gli auguri veri fra pochi giorni, ma mi precedi sempre… che ora fossi zona Napoli non è novità 🙂 la Sicilia goditela tutta e non farti mancare vino buono da assaggiare.
Abbraccione.
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