Scattidivini Oleovagando

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Venerdi scorso è stato comunicato l’esito del concorso fotografico Scattidivini Oleovagando, in cui dovevano essere raffigurati l’olio, i panorami, il lavoro, gli olivi, ecc.

Visitando il sito scattidivini.org, si possono ancora vedere le foto in concorso.

Non mi interessa fare una polemica sterile su chi ha vinto e se lo ha meritato, c’è stata una giuria che ha decretato chi meritasse, chi dovesse essere pubblicato in un successivo catalogo e partecipasse così ad una mostra itinerante,non è questo.

Ho partecipato al concorso con alcune foto, non con l’intenzione di vincerlo, nè magari avendo molta abilità tecnica nell’arte della fotografia, lo scopo era ben diverso: lanciare un messaggio.

Il messaggio era quello di mettere su carta il reale momento dell’olivicoltura, almeno quella dalle mie parti, non vi sono solo panorami da cartolina con dolci colline coperte di olivi, vi è una realtà che per chi è abiutato a muoversi in questi spazi che è un pò diversa.

L’olivo si sa, viene inteso come una coltura complementare alla vite e al vino, ed è quella nelle aziende che tira per la maggiore e forse in certi casi si fa carico della manutenzione e delle spese dell’olio.

I periodi di ristrettezza e di cantine piene molto probabilmente si sono riflessi anche nelle cure e nella manutenzione degli oliveti, negli ultimi anni sono stati lasciati un pò perdere nelle potature, nelle concimazioni, in molti casi anche nella gestione dei terreni, dando vita a degli spettacoli non belli da vedersi.

Il fondo è privato, ma il panorama è di tutti.Mi sconcerta un pò la miopia per una ricchezza vera e reale che è e rappresenta l’olio di oliva nel territorio delChianti, territorio ostico, a volte estremo, non si arriva a produrre una media di olive di 20 kg per pianta, ma proprio per questo, prodotto unico da ogni punto di vista.

Credo che questa coltura e questo prodotto così importante dal punto di vista alimentare,meriti una maggiore visibilità ed una maggiore sensibilità, non mi dimenticherei che l’olio buono, quello extravergine di oliva, non ha controindicazioni e può essere consumato a qualsiasi età, dalla culla, all’anziano.

Provato mai nessuno a dare un bicchiere di vino a un neonato?

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1 Response to Scattidivini Oleovagando

  1. Avatar di Claudio Claudio ha detto:

    Sono solidale con la tua denuncia, la fotografia è anche questo ma ovviamente sai benissimo che in un concorso vengono premiate e ammesse la tecnica, la bellezza e la creatività a discapito del significato del tema.
    Per quanto riguarda “Scattidivini” non si capisce cosa sia stata premiata ….. comunque come dici tu lasciamo perdere sterili polemiche!
    Come dicevo prima bisogna anche comunicare tramite le foto certe realtà così da renderle note a piu’ persone se no altrimenti resterebbero solo a conoscenza di pochi.
    Un mio modesto parere è che è un peccato che in un territorio, che a quel che si sente dire anche qui in sicilia, produce un buon olio l’incuria la fa da padrone.
    Ciao!

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